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al testo di Caterina Nicoletta Accettura
Pescatori di Puglia
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Perche' padre mio, trascini la barca verso il mare a piedi nudi, calzoni arrotolati prendi tutto il freddo di quest'umida sera?
Lo so che e' questa la vita nostra: partire col buio e ritornare all'alba, desiderio di casa sul fuoco mescola la madre la minestra alzando gli occhi al vecchio orologio. Ed i pensieri ricalcano le orme gia' dei figli e un uscio che si apre e' gia' pensiero al vento: non batte piu' minaccioso la scogliera.
Lo scialle abbandonato sulla sedia, l'uncinetto infilato nella trina, mani bianche operose una presenza che consola e abbraccia corpi stanchi.
Braccia nude che segnano una colpa.
Poca cosa stanotte, domani. Chissa'. Non da' piu' frutti il mare
Scuote le nasse il vento sulla riva. Dietro una tenda bianca onesti sogni.
________________Nicole
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